Di ogni libro proposto nei cataloghi delle librerie antiquarie è generalmente disponibile una sola copia. E' per questo che ogni catalogo è completamente nuovo e ripropone solo pochissimi, o nessuno, dei titoli offerti nel precedente. Talvolta è difficile essere i primi a fare l'ordine. I collezionisti più motivati ordinano i volumi nel momento stesso in cui li vedono proposti in catalogo. In passato (ma è ieri!) alcuni si facevano recapitare i cataloghi presso una casella postale. Leggevano il catalogo accanto alla cabina telefonica dell'ufficio postale e facevano una telefonata per ogni libro che volevano, appena lo vedevano descritto e prima di proseguire nella lettura del catalogo.
I fax, i telefonini e ora internet hanno cancellato quest'usanza singolare, ma non l'essenza del problema. Non lasciate dormire il catalogo sul comodino o nell'hard-disk: telefonate, "faxate" o mandate un'e-mail subito.
A differenza di un catalogo stampato o inserito staticamente su internet l'archivio dei volumi proposti in questo sito è aggiornato quotidianamente eliminando i volumi venduti. Perciò, salvo il caso particolare di più richieste pervenuto lo stesso giorno, le opere inserite nel database sono effettivamente disponibili.
Alla base di tutto c'è l'esperienza, il "mestiere". Col tempo la maggior parte dei collezionisti acquista lo stesso genere di sensibilità. Ma c'è almeno un elemento di base da rispettare: la rarità, che vale quasi sempre più dell'importanza dell'autore, del contenuto, dell'illustratore, dell'antichità, della qualità di carta, legatura, realizzazione tipografica e talvolta più di tutte queste cose messe assieme. Per esempio: è pressoché impossibile vendere a un libraio una Bibbia del Dorè. Il titolo e l'autore non hanno bisogno di presentazioni, l'illustratore è celeberrimo, la realizzazione editoriale è buona anche per le versioni economiche, ma l'opera - salvo pochissime eccezioni - è comunissima e non c'è speranza che divenga rara.
Perché è un bel volume, perché piace, piaceva ancor di più un secolo fa e perché in tutte le famiglie è stata conservata come un bene prezioso. Le copie stampate sono state moltissime e grazie ai riguardi ricevuti in ogni famiglia il loro numero resta altissimo.
P.S.: Il volume è anche grande e i libri molto grandi si vendono con una certa difficoltà. Qualcosa di simile accade per le opere composte da diversi volumi. Più i volumi sono numerosi, più il valore complessivo scende.
Perché nella maggior parte dei casi questi volumi erano usati intensamente e non erano quasi mai conservati e protetti nei locali adibiti a biblioteca. Perciò spesso andavano distrutti per l'uso, persi al primo trasloco, al primo cambio di cuoco, al primo prestito, ecc. Diamo così risposta anche alla domanda inespressa dell'erede di una biblioteca che ha visto un libraio ben nutrito dirigersi senza esitazioni nè ritegno verso la cucina, schivando ricchi e curati scaffali di mogano colmi di volumi pur appetibili. In cucina era stata segnalata "La cuoca piemontese", classe 1795. L'edizione di quell'anno del piccolo ma ricercato ricettario ha grande valore ed è pressoché introvabile.
Attenzione: questi libri vanno controllati con molta attenzione: sono quelli a maggior rischio di mancanza di pagine. Le pagine di ricette venivano strappate e le descrizioni degli itinerari alpinistici tagliate per non portare nel sacco il peso del libro intero.
In genere non per darsi delle arie, come credono alcuni non "iniziati", ma perché l'indicazione con il nome dell'autore crea meno rischi di confusione ed è più rapida. Il titolo si ricorda sempre pressappoco, mentre generalmente il nome dell'autore, o lo si ricorda esatto o non lo si ricorda affatto.
Non ci piace affrontare questo argomento, che può generare incomprensioni. Ma non vogliamo fare finta di niente. Al livello dei libri che trattiamo usualmente non si dovrebbe pensare troppo al valore dell'acquisto in funzione di un eventuale futuro realizzo, anche se è certo che, a ogni livello, la maggior parte dei collezionisti ha conservato o anche accresciuto il valore del denaro speso nel tempo. Costruite la vostra biblioteca, o collezione di libri, seguendo i vostri gusti e interessi, cercando di imprimerle una "personalità". Un giorno, se chi si appresterà a rilevarla sarà competente, la riconoscerà e ne terrà conto anche sul piano economico.
Si, certo. Oggi è un diritto per legge, ma i buoni librai d'una volta, così come quelli che cercano d'esserlo oggi, lo garantiscono da sempre. Per dettagli sul diritto di recesso, vedere "Condizioni di vendita"
Domanda non ammessa. Non ve lo diremo mai!