Edizione in facsimile tratta da una precedente, riprodotta con procedimenti fotomeccanici, senza ricomporre il testo.
Pagina figurata che precede il frontespizio.
Striscia di carta che compare tra un fascicolo e l'altro e che appartiene ad una tavola fuori testo o alla legatura. Serve per fissare l'una o l'altra al volume e spesso viene erroneamente ritenuta quel che resta di una pagina o tavola tagliata.
Vedere legatura
Difetto della carta, simile alla fioritura. La brunitura è però più uniforme, estesa e generalmente più scura.
Lettera iniziale, in genere decorativa o di formato vistosamente più grande rispetto a quello del testo.
Vedere formato.
Quando il termine carta non è riferito al supporto materiale della stampa il termine indica il singolo foglio, che ha due facciate (recto e verso o tergo) e sul quale vengono stampate due pagine.
È una carta di peso particolarmente alto, di buona qualità.
Carta prodotta secondo il procedimento antico, è pesante e pregiata.
Vedere legatura.
Nell'ambito del collezionismo librario significa controllare che i libri siano completi.
Stampa a colori secondo un procedimento che risale al 1837. Si riconosce per la consistenza e lucentezza dei colori che sono di grande effetto e che, al tatto, risultano quasi in rilievo.
Equivale a dire prima edizione.
È l'opuscolo che propone, stampato in modo autonomo, uno scritto già pubblicato all'interno di una rivista o di un'opera collettiva. Si parla di estratto originale quando la numerazione delle pagine parte da 1 e non è quella del primo contenitore.
Il fregio o la figura (talvolta una vera e propria illustrazione) che orna la fine di un capitolo o dell'opera.
Difetti della carta che si presentano come una serie di puntini e piccole macchie color ruggine.
Lo indichiamo secondo il metodo moderno, basato sulla altezza [vedi illustrazione]. L'immagine illustra anche le varianti "stretto" o "carré" (larghezza della pagina ridotta rispetto alle proporzioni normali) e "album" (larghezza maggiore dell'altezza). Quando altezza e larghezza sono pressoché identiche si parla di formato "quadrato".
Gli aggettivi piccolo e grande indicano che la misura è molto vicina al limite inferiore, oppure a quello superiore di quel formato.
Per i soli libri antichi di particolare pregio indichiamo il formato secondo il metodo antico, che è basato sul numero di volte in cui il foglio stampato veniva piegato per ottenere i fascicoli che compongono il libro. In questi casi però indichiamo anche la altezza reale del volume.
Vedere illustrazioni.
Una delle due parti del foglio che unisce la legatura al primo (o all'ultimo) fascicolo del libro. La parte incollata al verso del piatto è detta anche controguardia, l'altra, che è libera, guardia (o sguardia) volante.
Le illustrazioni e le carte geografiche nel testo sono stampate all'interno di una pagina di testo. Le tavole sono pagine interamente illustrate e sono dette nel testo quando la loro numerazione segue quella del testo. Le tavole e le carte geografiche fuori testo hanno una numerazione autonoma rispetto al testo, oppure non ce l'hanno del tutto.
Usiamo come esempio un caso tra i più comuni: nei libri in 8° con tavole f.t. dopo pagina 8 si trova quasi sempre la tavola numero II (la n. I in genere è prima del frontespizio), poi il testo prosegue a pagina 9.
Vedere rifilato.
Vedere illustrazioni.
È il foglio che precede il frontespizio. Riporta il cosiddetto "titolo breve", cioè la sola parte essenziale del titolo e nessun'altra indicazione.
Per il significato dell'uso delle parentesi nella schedatura del libro vedere il capitolo "Convenzioni nella compilazione delle schede".
È un termine un po' più raffinato per indicare l'opuscolo, cioè un libro di poche pagine, composto in genere da uno o due fascicoli soltanto. È parzialmente improprio, perché il termine francese "plaquette", dal quale deriva, originariamente era riferito solo a libricini popolari del '600.
Nel gergo commerciale è un libro i cui margini sono stati ridotti dal legatore in modo un poco eccessivo. È detto anche con margini corti, o smarginato. All'opposto, si segnala che un libro è non rifilato (o in barbe), per indicare che è stato rilegato senza ridurlo e mantenendo pieni i margini.
Vedere guardia.
Un gruppo di pagine che tratta un argomento omogeneo prelevato materialmente da un'opera di maggiori dimensioni.
Vedere guardia.
Vedere legatura.
Vedere illustrazioni.
N.B. Le informazioni date in questa pagina sono riferite al gergo correntemente usato da librai antiquari e collezionisti in Italia, gergo che può avere qualche variante e che spesso non è lo specchio esatto delle regole della biblioteconomia e degli usi di chi tratta il libro in ambito istituzionale.