In 8° (cm. 22,5 x 15); pagg. XVI, 378; con 120 incisioni n.t.; piena tela originale blu con vignetta in oro e titoli impressi (in nero al piatto e in oro al dorso). VG. ** Ottimo esemplare. Prima edizione inglese, pubblicata l’anno successivo rispetto alla originale francese, di una delle più singolari e importanti opere dedicate al M. Bianco. "L’architetto che voleva restaurare il M. Bianco", così titolò una rivista d’arte una ventina di anni fa. E’ un’affermazione un po’ eccessiva, ma che rende a Viollet-Le-Duc il merito di avere studiato il M. Bianco in un modo unico, rilevandolo, "sezionandolo" e dipingendolo con la tecnica, l’entusiasmo e l’ispirazione di un grande architetto che amava la montagna, che voleva far conoscere l’eccezionalità del "monumento delle Alpi", ma che aveva un cruccio: "Il n’y a que le montagnes qui ne bougent pas".