In 4° (cm. 30 x 21,5); pagg. (8), (2); brossura oirigin. con rinforzo al dorso. VG-. ** Documenti come questo riescono a sorprendere anche chi ne ha visti un gran numero. Le categorie di beni soggetti a dazio sono 75 e vanno dal "vino ed aceto in fusti" ai "corami e pelli". Verrebbe voglia di citarli tutti, ma ci limitiamo a qualche esempio: "tonno, tonnina, acciughe, sardelle e anguille preprate", seguite naturalmente da "merluzzo, slacche e altri pesci salati" e ancora "vetro verde, nero..." che paga metà del dazio del "vetro bianco", ben due categorie (su 75 soltanto) per le candele, un prodotto che oggi è difficile perfino da trovare, salvo che siano all’incenso o altri aromi, capaci di tutto tranne che di fare luce. Notizie ancora più specifiche si trovano tra le avvertenze e disposizioni particolari: "sono maiali piccoli da latte, se vivi o morti non pesano oltre a dieci chilogrammi", "nel pagamento della tassa di fabbricazione della birra si terrà conto e verrà fatta deduzione del dazio pagato per l’orzo impiegato nella medesima"…