In 4° (cm. 29 x 19,5); pagg. 176; brossura moderna ben rifatta. Bruniture. VG- -. ** E’ il primo degli "Storici Inediti Vercellesi" pubblicati a cura della Società Vercellese di Storia e d’Arte. Testo latino con versione italiana di Domenico Arnoldi corredata da note e documenti dallo stesso Arnoldi e da C. Faccio (che cura l’ampia introduzione) e P.G. Stroppa. Nell’anno 1651 la città di Verclli giaceva da tredici anni prostrata sotto il dissolvente governo spagnolo. La città continuava a cercare di governarsi secondo gli Statuti del 1341, che permettevano di far partecipare al governo cittadino sotto forme elettive un grandissimo numero di cittadini. Ma i governatori tentavano di sovvertire gli Statuti e infine i vercellesi si risolsero a ricorrere al governatore supremo, che sedeva in Milano. ll ricorso non ebbe buon esito e si decise di inviare a Milano il giureconsulto Carlo Agostino Mella, che accettò l’incarico -difficile, ingrato e anche pericoloso- e in appoggio alla sua difficilissima causa scrisse questo testo, che è anche un sunto preciso e conciso di storia vercellese dalle origini agli anni in cui fu compilato.